Manovra, dal reddito di cittadinanza al lavoro agile: le novità
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Direttore: Alessandro Plateroti

Manovra, dal reddito di cittadinanza al lavoro agile: le novità

Giorgia Meloni

La corsa contro il tempo del governo Meloni per concludere la Manovra: il provvedimento torna indietro, buco da quasi mezzo miliardo.

Il governo corre contro i tempi per attuare le ultime modifiche contenute nella Manovra della nuova Legge di Bilancio. Oggi il testo andrà alla Camera, ma prima dovrà passare nuovamente per la Commissione a causa di un errore.  

Secondo quanto stabilito dal governo, lo smart working verrà prorogato fino al 31 marzo ma riguarderà soltanto le categorie di lavoratori fragili, che lavorano sia nel settore pubblico che in quello privato. Niente modalità smart invece per i genitori con figli che hanno meno di 14 anni, come si era vociferato tempo addietro.  

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Arriva anche la nuova stretta sul reddito di cittadinanza. Secondo quanto decretato dal governo Meloni, la prima offerta non dovrà più essere congrua alla carriera lavorativa della persona che percepisce il reddito. Inoltre, in caso di rifiuto, il cittadino perde il diritto al sostegno.  

L’errore nella Legge di Bilancio

Sono queste le ultime novità che riguardano la Manovra del governo Meloni. La neo leader di destra corre contro i tempi. La sua prima Legge di Bilancio in Commissione deve già tornare indietro a causa di un errore.  

Gli uffici hanno rilevato un buco causato da un emendamento approvato durante la notte, che aveva lo scopo di aiutare i Comuni. L’emendamento in questione risultava però senza copertura. Secondo quanto dichiarato dal governo, l’emendamento sarebbe stato approvato per errore. Si tratta di un buco di quasi mezzo miliardo. L’errore in questione farà rallentare ancora l’approvazione da parte dell’Aula di Montecitorio, che già in precedenza era stata posticipata alla Vigilia di Natale.  

Il Reddito alimentare

Tra i provvedimenti compare anche quello sul ‘reddito alimentare’ riservato alle famiglie senza reddito. Secondo quanto stabilito da un emendamento del Pd, verrà impiegato un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024. Si tratta di pacchi realizzarti con i prodotti invenduti dalla distribuzione “da prenotare mediante un’applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione ovvero ricevere nel caso di categorie fragili”.

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ultimo aggiornamento: 29 Dicembre 2022 15:04

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